NON SOLO SUPERBONUS.
La direttiva UE ci ricorda le normative a cui tutti i condomini dovranno adeguarsi
Il Superbonus nel 2024 resta ma con vesti diverse. Non c’è una proroga del bonus, ma una sanatoria per i lavori avviati nel 2023 che rispetta i termini relativi alla normativa sul Superbonus 110%; il credito di imposta è riconosciuto per tutti gli interventi realizzati e asseverati al 31/12/23 e, per le opere ancora da iniziare, dal primo gennaio 2024 saranno confermate le nuove percentuali previste dalla norma attuale.
Più nello specifico, la detrazione fiscale resta al 110% solo per gli immobili che si trovano in zone sismiche e che sarà valida fino al 2025.
I condomini, invece, passano dal bonus fiscale del 90% nel 2023 al 70% nel 2024, per arrivare al 65% nel 2025. La stessa percentuale viene applicata ad altre tipologie di edifici quali Onlus classiche (che non svolgono attività socio-sanitarie e assistenziali), ASP, IACP (istituti autonomi case popolari), cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
È importante ricordare che la necessità di rendere energeticamente efficiente il proprio condominio non deriva solo dall’opportunità del bonus, ma anche e soprattutto dal Decreto Legislativo n° 73 del 14 luglio 2020, che recepisce la Direttiva Europea 2018/2002 e che introduce l’obbligo di lettura da remoto di ripartitori e contatori di calore.
Nel dettaglio, a partire dal 1° gennaio 2027, tutti i ripartitori e contatori di calore, anche quelli installati prima del 25 ottobre 2020, dovranno essere leggibili da remoto.
VANTAGGI
L’amministratore di condominio ha la possibilità di ripartire in modo preciso e puntuale i consumi di ciascuna unità abitativa, evitando così la spiacevole sorpresa dei maxi conguagli di fine anno termico che spesso hanno causato incomprensioni con i condòmini.
Cedac102 ha sempre offerto questa soluzione anche prima dell’obbligatorietà prevista dalla norma. Ciò garantisce esperienza ed efficacia del servizio.